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martedì 18 ottobre 2011

Al cinema: La pelle che abito*** di Pedro Almodovar

Non c'è speranza, ormai Almodovar è votato al melodramma puro, ricco di colpi di scena e di trovate esagerate, quasi da telenovela.
Peccato, un tempo era molto più divertente.

La trama è sofisticata ed eccessiva, sorprendente quindi non aggiungerò troppi elementi per non rischiare di rovinarvi la visione del film...
Un chirurgo plastico (Antonio Banderas) decide di vendicare le proprie sofferenze sfruttando in modo illecito le sue conoscenze sui trapianti di pelle e sulle mutazioni genetiche. Profondamente provato dalla scomparsa della moglie, suicida dopo incalcolabili sofferenze causate da un incidente d'auto che aveva stravolto il suo viso e il suo corpo, il medico decide di vendicarsi dell’aggressione sessuale che ha portato sua figlia dalla follia alla morte. Il giovane violentatore pagherà molto cara quella serata...

L'attrice Elena Anaya

La pelle che abito è girato in modo impeccabile, magistrale, con irruzioni di divertenti quanto improvvise note kitch, come quando un grottesco personaggio vestito da tigre invade l'elegante ambientazione per portare caos e stravolgimenti.
Le scene di sesso sono piuttosto esplicite e forti, soprattutto perchè sempre accompagnate da una violenza fisica o psicologica, brutale e ambigua. Piuttosto sconcertanti...
Anche l'amore è spinto all'eccesso, ossessivo e morboso in ogni sua forma e dimostrazione.

Banderas è sempre Banderas ...bella e brava, così espressiva e credibile Elena Anaya al punto di non far rimpiangere Penelope Cruz.

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