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martedì 28 dicembre 2010

Al cinema: Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni ** di Woody Allen

Freida Pinto
Si può dire che è uno dei film meno belli di Woody Allen? Spiace dirlo però, soprattutto a me che adoro Woody Allen, nonostante la sua ovvia e conclamata fase di declino ... Ma ha realizzato dei film talmente meravigliosi che è perdonabile, soprattutto a 75 anni.

E dire che aveva grandi potenzialità questo film che vuole esprimere la potenza delle illusioni di cui abbiamo disperato bisogno per dare un senso alla nostra vita e alle nostre azioni, per cercare di conquistare (invano) la tanto sperata felicità.
Finendo poi col contentarci di un po' di misera serenità ...
Insomma realismo, cinismo e disillusione pura.

Eppure, nonostante queste splendide premesse, l'ultimo lavoro di Woody Allen è noiosetto e scontato, sappiamo già dove va a parare: Alphie (Antony Hopkins) non uscirà indenne dalla sua crisi di terza età lasciando la moglie coetanea (Gemma Jones) e sposando un'avvenente e insulsa escort; sappiamo che anche sua figlia Sally (Naomi Watts) difficilmente risolverà la sua crisi matrimoniale e altrettanto difficilmente coronerà la sua illusoria storia d'amore con il bel gallerista (Antonio Banderas); suo marito Roy (Josh Brolin) si metterà con la giovane vicina (Freida Pinto) ma anche in questo caso non si realizzerà la piena soddisfazione. Solo la  pittoresca moglie di Alphie troverà una sorta di felicità amorosa con un altrettanto strano personaggio. Difficile decretare quanto sia amore e quanto umana solidarietà ...


Josh Brolin e Naomi Watts
Tutti questi personaggi vivono comunque, seppur per un attimo, l'illusione della felicità.

Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni è stranamento lento e neanche troppo spiritoso, nè eccezionalmente divertente nelle battute, tanto è permeato di lucida amarezza. Non ha il ritmo di certi film del regista. E' una sorta di ripetizione, più sconsolata, di Basta che funzioni e ci trasmette tutta la paura dell'invecchiamento e della solitudine che sicuramente sta ossessionando Woody Allen.
Terapeutico ... ma solo per lui.

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