Struggente, romantico, triste, allegro, spiritoso: commedia e dramma si fondono alla perfezione in questo film che ci racconta gli ultimi 8 giorni di vita di un talentuoso violinista di Teheran che decide di lasciarsi morire non potendo più suonare l'amato violino, distrutto dalla moglie in un momento di rabbia.
Giorno per giorno scopriamo un tassello della sua vita; tramite flash-back divertenti, irriverenti e tecnicamente stilosi conosciamo i suoi familiari, ripercorriamo i momenti salienti della sua esistenza fino a comprendere, solo verso la fine, le dolci motivazioni di questa insopportabile, irrimediabile perdita che lo porta a scegliere la morte.
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L'attore Mathieu Almaric |
Nessun altro strumento infatti potrà mai sostituire il precedente, legato alle emozioni, ai ricordi, ai sogni di oltre 20 anni.
Atmosfera da fiaba, sognante, toni delicati e tanti siparietti pieni di humor e anche di critica verso il modello sociale americano, che ricordano la costruzione filmica di Il favoloso mondo di Amélie.
La regista, Marjanne Satrapi, che aveva esordito meravigliosamente con Persepolis, conferma il suo gusto e il suo talento, inserisce temi che hanno caratterizzato la sua vita da esule, ribadisce la necessità fondamentale di mantenere il proprio mondo fantastico e ideale.
Il suo è comunque un inno alla vita, a vivere i propri sogni poiché è impossibile stare senza.
L'arte è l'unica salvezza per far sopravvivere i sogni. Come non essere d'accordo...
L'arte è l'unica salvezza per far sopravvivere i sogni. Come non essere d'accordo...
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La reegista Marjane Satrapi |
"La vita è un sospiro, ed è di questo sospiro che ti devi impossessare".