Translate Italian to English Translate Italian to German Translate Italian to French

lunedì 13 febbraio 2012

Al cinema 2012: Sette opere di misericordia*** di Gianluca e Massimiliano De Serio

Le sette opere di misericordia corporale - Caravaggio 

Ben vengano film italiani con intenti ambiziosi ed elevati! 

Le opere di misericordia sono quelle richieste da Gesù nel Vangelo per trovare perdono per i peccati ed entrare nel suo Regno:
  1. Dar da mangiare agli affamati
  2. Dar da bere agli assetati
  3. Vestire gli ignudi
  4. Alloggiare i pellegrini
  5. Visitare gli infermi
  6. Visitare i carcerati
  7. Seppellire i morti.

Il film, con una rilettura inconsueta e personale, riprende le sette opere di misericordia corporale, che diventano sette capitoli per raccontare la storia di Luminita (Olimpia Melinte), immigrata moldava senza speranze che vive di furti negli ospedali e di altri  piccoli reati. Fino all'incontro con un anziano malato, Antonio (Roberto Herlitzka), che rappresenterà anche il recupero della parte dimenticata e migliore di entrambi attraverso un reciproco e spontaneo scambio di cure.

E' la prima opera narrativa dei torinesi De Serio, conosciuti documentaristi, che ambientano la vicenda nella periferia torinese in luoghi di degrado urbano e morale utilizzando un taglio documentaristico che rende la narrazione asciutta e priva di qualsiasi forma di pietismo o buonismo. Diventa pertanto la cronaca di un percorso di vita fisico e spirituale.


Film duro e non facile, austero ed essenziale, con pochissimi dialoghi, tanti silenzi, tante immagini che trasmettono adeguatamente la desolazione esistenziale in cui sono immersi i personaggi, la difficoltà di vivere con la certezza di un futuro incerto. Da accaparrasi con ogni mezzo.
La fotografia, fredda e senza fronzoli, riesce a rendere alla perfezione la nuda realtà e il deterioramento in cui si muovono i protagonisti.


Il film ha vinto vari premi in giro per il mondo, tra cui il Premio della Giuria al Festival di Marrakech, il Premio della Giuria dei Giovani e quello della Federazione Internazionale dei Cineclub al Festival di Locarno.

4 commenti:

  1. Quindi dici che vale una visione?
    Vedrò di recuperarlo, ma non garantisco sull'esito, resto ancora un pò dubbioso, per quanto io sia ormai legato a Torino città.

    RispondiElimina
  2. x me sì, ma non mi assumo responsabilità con te! E'impegnativo da vedere, a me piace quando un film ha degli intenti elevati ed è molto poco commerciale, ha una serie di cose che reputo interessanti, ma mi rendo conto che è piuttosto pesante

    RispondiElimina
  3. Roberto Herlitzka lo ricordo nella parte di Moro in "Buongiorno, notte" di Bellocchio... Bel blog, ci passerò spesso...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Giusto, non ricordavo! E' un attore molto incisivo, con un volto che non si dimentica

      Elimina